DAMIGELLA / RAGAZZO D’ONORE
Damigella d’onore: solo se nubili, in chiesa si posizionano immediatamente dietro la madre della sposa.
Ragazzo d’onore: il garçon d’honneur (dal francese, letteralmente: ragazzo d’onore) affianca la damigella d’onore in ogni momento della cerimonia matrimoniale, il loro compito è di accompagnare gli invitati ai posti prestabiliti.
Padroni di casa: Compiti ben distinti per lei e per lui durante un invito, ben più ampi e complessi per la padrona di casa; mentre lui fa da spalla, sceglie i vini e i formaggi; la padrona di casa deve: accogliere con il sorriso ogni invitato, trasferendo l’impressione che la loro visita sia la più desiderata; avere un tête-a-tête con tutti gli ospiti, mantenere il sangue freddo e il sorriso, anche se accade una catastrofe, minimizzando ogni “incidente” che dovesse accadere, rianimare conversazioni languenti o allontanarle da argomenti spinosi; interrompere una discussione troppo accesa, facendo passare i rinfreschi. predisporre i posti in modo da favorire la conversazione, sorvegliare che ognuno abbia il bicchiere pieno e i fumatori i portacenere a portata di sigaretta, non costringere gli invitati a bere, assicurare che “è ancora molto presto” quando alcuni invitati accennano alla possibilità di congedarsi.
Il padrone di casa, oltre a fare da spalla alla consorte nell’assistere gli ospiti, si occupa: della scelta e del servizio dell’aperitivo, dei vini, dei liquori della preparazione e della cottura del barbecue, del servizio dei formaggi e del vino che li accompagna.
Rodolfo Bianchi d’Espinosa, nel libro “Norme di comportamento”, edito nel 1946 così definiva la padrona di casa. “La padrona di casa – sia essa la madre o la moglie o una sorella, od altra congiunta è la governatrice naturale e legittima dell’andamento domestico.
Quella che suggerisce nei riguardi della pulizia e dell’ordine e di tutto quanto concerne il vantaggioso e decoroso andamento della casa, è da considerarsi legge. Se essa col suo contegno serio e premuroso, sopravvedendo al soddisfacimento di tutte le esigenze dei familiari, e mostrandosi assai più sollecita del benessere di questi che delle sciocche attrattive mondane, si mostra meritevole del classico elogio che i Romani attribuivano alle brave loro donne (“domi mansit, lanam fecit”), tu devi esserne fiero, ed adeguare in tutto e per tutto il tuo contegno al suggestivo suo esempio”.