FIDANZAMENTO
Presa la decisione del fidanzamento ufficiale i genitori della ragazza invitano ad un pasto a casa loro il ragazzo con i genitori. Un ricevimento curato ma semplice, al quale la famiglia invitata si presenta con un mazzo di fiori o dei pasticcini, come ad un invito qualsiasi. Nel mese seguente la famiglia del fidanzato rende l’invito. Quindi segue, in una data da definirsi, il pranzo di fidanzamento. Il pranzo di fidanzamento ha luogo in casa dell’una o dell’altra famiglia. Qui subentra lei: ospitando nella sua casa il pranzo di fidanzamento. Pranzo che comporta un menù raffinato, una tavola decorata con fiori bianchi e rosa. Nel corso del ricevimento il giovane dona l’anello di fidanzamento.
Oggi, nel rapporto di coppia, è una fase del tutto priva di formalità, o quasi, durante la quale sempre più spesso si sperimenta una forma di vita a due, non solo limitata al periodo delle vacanze o dei viaggi, non rappresenta più una cerimonia ufficiale, come un tempo, ma l’usanza di regalare i fiori all’innamorata è senza dubbio rimasta.
Il fidanzamento ufficiale, senza assumere i fasti di altri secoli, può comunque diventare un momento molto utile quanto suggestivo nel consolidamento dei rapporti tra le due famiglie, più che tra gli sposi. In passato la scelta era limitata alle perle e ai diamanti. Poi le prime caddero in disgrazia in quanto ritenute portatrici di lacrime. Ora la scelta si è allargata a rubini, zaffiri, smeraldi, topazi.
I posti a tavola: i fidanzati l’uno di fianco all’altro – lei alla destra di lui – o a capotavola se il tavolo è abbastanza grande da lasciarle sedere entrambi dallo stesso lato); la madre della ragazza, a sinistra del fidanzato; il padre del ragazzo, a destra della fidanzata; la madre del ragazzo, alla destra del marito; il padre della ragazza alla sinistra della consorte.
Fra ex coniugi l’odio deve lasciare ampio spazio ad un certo equilibrio di rapporti.
Del tutto sorpassata è l’usanza che la fidanzata a sua volta regali un mazzo di mimose o di glicine alla futura suocera o che l’innamorato, come avveniva nei secoli scorsi in Francia, offra alla futura sposa un bouquet di gigli e rose tutte le mattine, dal giorno del fidanzamento a quello delle nozze.